Vistoso – Spotted Togliatti http://www.spottedtogliatti.org Trasudiamo disagio Thu, 14 Dec 2023 10:33:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 http://www.spottedtogliatti.org/wp-content/uploads/2016/11/cropped-cropped-cropped-Logo-bianco-32x32.jpg Vistoso – Spotted Togliatti http://www.spottedtogliatti.org 32 32 120486447 Er Vistoso da Diana imparanoiata e impaurita http://www.spottedtogliatti.org/2018/04/24/er-vistoso-diana-imparanoiata-impaurita/ Tue, 24 Apr 2018 10:22:44 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=1256 “Bella Spo’, so’ quer vecchio zozzo der Vistoso. Si lo so nun me so fatto sentì pe’ tanto, ma c’ho avuto tanti de quei cazzi da fa che fra mpo’ me danno la cittadinanza rumena e me rinominano “Ionela”. Comunque, te volevo raccontà de qualche giorno fa, m’è successa na cosa strana. Eschio de casa … Continua a leggere Er Vistoso da Diana imparanoiata e impaurita

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“Bella Spo’, so’ quer vecchio zozzo der Vistoso.
Si lo so nun me so fatto sentì pe’ tanto, ma c’ho avuto tanti de quei cazzi da fa che fra mpo’ me danno la cittadinanza rumena e me rinominano “Ionela”.
Comunque, te volevo raccontà de qualche giorno fa, m’è successa na cosa strana.
Eschio de casa pe famme ngiretto co n’amico e da casa mia a casa sua (abbastanza vicine) conto la bellezza di prostitute 15, prendo lui, giramo mpaio d’ore, ed il conteggio sale a 36.
Tutto questo solo fra Eur, marconi e colombo… sembrerebbe la serata perfetta no? No, manco pe er cazzo. A na certa spunta una Stilo blu della PS che inizia a fermarle tutte. TUTTE.
Una dopo l’altra. Ammollo a lui, me dirigo sulla togliatti, ormai se saranno fatte le due, ed inizia il solito circolo vizioso del carpe diem. Ne vedo una che me ingrifa, me dico “tempo de fa er giro, si nun trovo de mejo me la carico” torno e non c’è più. Ed una, e due, e tre, e sto a rosicà come na termite, e me ne ritorno all’Evr a mach 2.
Premetto che strada facendo nella sera avevo già avvistato un paio di vecchie conoscenze con cui sarei andato sul sicuro, benchè io sia uno che per sua decisione non è mai stato due volte dalla stessa, questo giorno m’ero detto che in extremis, considerando er livello de bossetti che c’avevo in circolo, avrei fatto no strappo alla regola. Arrivo la pe le 3… Sparite. Tutte. Rimasti giusto 3 roiti scuderia marconi. Trovo una in macchina, tempo de fa inversione e s’era smaterializzata. Realizzo la sconfitta, inizio a dirigermi verso casa quando in una via secondaria chi trovo?
Dianona nazionale! Una che m’ero già caricato ab illo tempore, una delle migliori stradali mai provate, una sorca della madò… ma che ce fa a duecento metri dalla piazzola?
Tempo de girà er palazzo e la approccio. Vedo che cammina imparanoiata, guardandosi dietro di continuo. Mi spiega nel suo italiano-rumeno che uno stronzo, ubriaco, uno che le fa sempre ‘sto scherzetto, l’ha lasciata lì sul luogo della trombata, non ho capito se prima o dopo aver consumato / pagato, so solo che già je rodeva er culo.
Adesso, chiunque sia andato a mignotte più de 3 volte in vita sua sa bene che “mignotta che rosica bene non succhia” e semo tutti assolutamente d’accordo, ma erano quasi le quattro, ero arrapato come raffaele sollecito a na festa erasmus, cazzo dovevo fa? Me la carico, mi riconosce, mi chiede se la piazzola dell’altra volta (due mesi fa credo) è libera, le dico di no, mi chiede se so per quale motivo ci sono tutte ste guardie, cazzo so’ er sindaco? Mi porta in un altro posto anch’esso abbastanza geniale. Caccio fuori i soldi che s’era tipo scordata di chiedermi e lei stranamente mi chiede se vogliamo andare dietro.
Dico stranamente perché l’altra volta aveva insistito per i posti davanti e avevo praticamente tirato n’carcio al touch screen che se lo crepavo capace me partiva nmese de stipendio.
Comunque, noto fin da subito che la performance è assolutamente moscia. Denti, che l’altra volta non c’erano, si fa scopare da sopra praticamente senza muoversi.
Sborro, sborro battesimo prima comunione e cresima fuori dal mio corpo, se ripulimo, lei dice che rimane dietro, io vado al posto di guida e tiro fuori altri 10 euro nel vano tentativo di risollevare la giornata alla povera cucciola che era veramente a pezzi, lei ringrazia e strada facendo inizia a raccontare una storia.
Adesso, io sono una persona molto diffidente, in particolar modo con queste signorine che fanno un lavoro abbastanza simile al mio dove la bugia è l’unico modo per sopravvivere, quindi per ora mi limito a riportare ed a lasciare a voi il giudizio, praticamente dal suo resoconto risulterebbe che pochi giorni addietro un tizio in una smart nera l’avrebbe caricata, portata lontano (dice lei dopo Viterbo) minacciandola con un coltello, “scopata in ogni buco” rapinata, picchiata e lasciata in mezzo alle fratte, per poi tornare in zona e rifare la stessa cosa con un’altra.
Ora, purtroppo avendo io la sensibilità di un decespugliatore tutto quello che sono riuscito a dire è un “Mi dispiace, cazzo” ma sta poraccia stava seriamente per piangere.
Io de zoccole in vita mia non ne ho conosciute biblicamente 3, ne ho conosciute biblicamente 28, e dopo tutto questo tempo, in questo caso non so’ ancora che parere farmene.
Volume 2Noi tutti sappiamo che tante di queste signorine come secondo lavoro vendono storie strampalate ai clienti diciamo un attimino più gentili nella speranza di circuirli, imbonirseli e succhiarne quanti più soldi possibili e la mia naturale propensione alla diffidenza mi fa pensare che la fattispecie era questa MA, devo riconoscere che lo stato psicologico della signorina, che l’ultima volta era simpaticissima e proattiva, è veramente ma veramente colato a picco quindi qualcosa di terribile deve esserle successo davvero. Peraltro stava pure imparanoiata che tutto ‘sto andirivieni di tutori della legge fosse dovuto al fatto che lei aveva sporto denuncia. Vaglielo a spiegare che per le forze dell’ordine loro contano come spade quando regna bastoni e quelli girano solo pe’ facce i verbali e rovinacce la vita a noi.
Quindi, volendo ricapitolare, se sto fantomatico tizio della smart nera esiste, e magari legge sta pagina, ci tengo a ricordargli che la giustizia divina c’è per tutti, all’inferno c’è un girone specifico per i bottanieri come me ma quello della gente come te sta talmente più in basso che hitler stalin e mao te guardano dar piano sopra e te fanno “a ci nun vorrei sta ar posto tuo” perchè porcoquello all’asilo t’avrebbero dovuto spiegà che le ragazze non si toccano neanche con un fiore,
e questo ricordatelo sempre. Se al contrario la storia è inventata e l’umore della povera cucciola diana è stato abbattuto da qualcos’altro, beh è abbastanza inverosimile che dianina legga questa pagina, ma in quella possibilità su trecento miliardi vorrei tanto dirle cose assolutamente scontate tipo che la vita riserva anche sorpresoni positivi, che nun semo tutti fiji de na baldracca come chi t’ha fatto piagne, che potrei esse benissimo tu padre e a sta veneranda età te garantisco che pure se i primi 30 magari so’ stati na merda se fa sempre in tempo a ripijasse, e tante altre cose che a st’ora della notte non me sovvengono. Forza e coraggio ciccia ❤
Detto questo, vado a famme na pippa ripensando ar culo de Diana, bella a tutti.”

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Er Vistoso da Bianca a Marconi tra McDonalds, introspezione e ricordi http://www.spottedtogliatti.org/2018/03/09/er-vistoso-bianca-marconi-mcdonalds-introspezione-ricordi/ Fri, 09 Mar 2018 15:57:04 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=1131 “Ave Spotted, Puttantouristi te salutant! Sempre Er Vistoso, già che m’è presa ‘sta vena artistica te vojo raccontà n’altra storiella bucolica romana. Circa un mesetto fa, esco de casa pe’ passà la serata co n’amico, a girà in macchina e a non fa un cazzo, di cui mezz’ora buona passata davanti una discoteca a guardare … Continua a leggere Er Vistoso da Bianca a Marconi tra McDonalds, introspezione e ricordi

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“Ave Spotted, Puttantouristi te salutant!
Sempre Er Vistoso, già che m’è presa ‘sta vena artistica te vojo raccontà n’altra storiella bucolica romana.
Circa un mesetto fa, esco de casa pe’ passà la serata co n’amico, a girà in macchina e a non fa un cazzo, di cui mezz’ora buona passata davanti una discoteca a guardare il canile che ne esce perché volevamo approfondire quella teoria secondo la quale il collarino di tessuto che si mettono oggi le ragazze rappresenti una sorta di cintura nera in campo di bocchini, comunque nei nostri giretti meditatori passiamo più di una volta di fronte la stazione marconi, e notiamo una bella ragazzona, alta, bionda, labbrone carnose, somiglianza a dir poco imbarazzante con un’altra ragazza che in quella zona conoscono un sacco di persone (italiana, studentessa, fashion blogger, che non ha a che vedere con questo mondo) e qua mi sto già dilungando troppo mentre qualcuno starà sputando il caffè sulla tastiera. Comunque dopo un paio d’ore di su e giù senza su e giù lo riporto a casa.
Adesso, che po’ succede dopo tutto ‘sto tempo passato a vede e parlà e sentì parlà de fregna? Non sarà patologico che te sale er gianfranco stevanin summer dance edition? Adesso, funzione curiosa della mia macchina delle meraviglie è ricordarsi orari percorsi e chilometri, posso perciò leggere in questo esatto momento che alle 02:50 di quel giorno è partito uno dei miei mastodontici puttantour eur->togliatti->santa palomba->eur, che termina alle 05:05 dopo 90.5km.
Ma procediamo con ordine, mollo lui, mi dirigo sulla togliatti, deserto, schifo, niente di niente… vado a santa palomba, deserto, neanche lo schifo, zero di zero… niente di niente… torno a Roma, ormai s’erano fatte le quattro e mezza, carburante che scarseggia, me scappava da cacà, c’avevo sete, bocca impastata, ero pronto a tornà a casa e a finì la serata a mattonella, ero convinto che sarebbe finita a schifo, per correttezza tento un’ultimo affondo sulla marconi sperando almeno di vedere lei, che però era la diverse ore prima, non la vedo e procedo sconsolato sicché con la coda dell’occhio non mi pare di vedere qualcosa di familiare che aspetta l’autobus. Rifaccio il giro ed è proprio lei, solo che invece della mise da battona tipo corpetto di pizzo rosso e tacchi, s’era già vestita con jeans e giubbotto di pelle da Daspo a vita pure dalle bocciofile… approccio la fermata, abbasso il finestrino, je chiedo “ma sei libera?” e lei in un comprensibile italiano romenoide mi spiega che lo sarebbe pure ma ha finito i preservativi, quindi c’è un po’ da aspettare perché deve arrivare un suo amico a portarglieli… io m’accosto poco davanti e aspetto… aspetto, ma quanto cazzo devo aspettà? Torno in retromarcia, per poco non mi incollo un autobus (era talmente tardi che ormai era presto e cominciavano a girare gli autobus) e chiedo “ma quindi?” “ahhhh ma vuoi comunque scopa? No avevo capito aspetta” e lì s’allontana, s’infratta, va a prendere i DPI e si fionda in macchina. Mi vede mezzo impanicato che mi guardo intorno (sai com’è, so le cinque, inizia ad esserci quasi traffico) e se ne esce con testuali parole “Si ma se c’hai paura di guardie meglio lasciamo perde se no no te se alza” io me la guardo e sbotto a ridere “Non c’è questo rischio non ti preoccupare” stavo talmente ingrifato che l’unico modo per non famme arrivà er sangue ar gingillo era aprimme la carotide.
La simpatica ragazzona mi conduce in un parcheggio che sinceramente non conoscevo, quello proprio sotto la metro… caccio fuori il contante, ed ingenuamente le chiedo “ma andiamo dietro?” ma lei, che giustamente erano sette ore che stava al freddo, insiste per farsi appecorare lì sui sedili davanti senza aprire portiera alcuna. Lei, da vera professionista, oltre al bongio praticamente perfetto (ed al preservativo durex, no quei cosi rossi che hanno le altre) si degna di esporre i seni. Parte dopo poco un’evoluzione acrobatica da circo derex-togni per mettermi in posizione, lei si fa pompare con foga incitando a dare di più, certo affondare le mani in quei fianchi così freddi dopo sette ore all’aperto faceva un po’ impressione, pora stella c’era tanto de quer freddo che me pareva de stamme a inculà un pinguino… comunque, me sborro anche er duodeno e come al solito me parte la risatina di quando hai appena finito, vedo lei che si gira con aria sospettosa ed immediatamente me parte un flash del vialone dei ricordi.
Ripenso alla prima volta che sono andato a trusce, anni ed anni fa, nientepopodimeno che allo showpark di Praga dove rimasi incantato alla vista della bella Mirella. Ai tempi ero talmente tonno da pagare per cose tipo quaranta minuti invece di trenta, ed ovviamente essendo venuto in meno di venti mi soffermai a parlare con quest’affascinante e simpatica signorina, lei si lamentava di quanto era difficile rimanere tutto quel tempo in piedi con i tacchi ed io, da vero gentiluomo, mi offrii di farle un massaggio ai piedi. Ricordo che mi pose questa domanda, perché gli italiani quando sborrano ridono? Me lo chiedo a tutt’oggi.
Comunque, finito il momento introspezione, ci rivestiamo ed inizio a riaccompagnarla alla sua fermata. Sarà l’euforia della sborrata, sarà la fretta di andare al McDonalds, nel breve tragitto scateno un po’ della cavalleria disponibile e qui parte la scena kubrikkiana, la parentesi politica, lo schiaffo in faccia a tutti i moralisti del cazzo che a noi puttanieri di manderebbero ai lager perché “quelle che vediamo per strada sono povere schiave marchiate a fuoco dal pappone”. Bianca, questo il suo nome d’arte, inizia a farmi domande sulla macchina. Ma no quelle domande di circostanza che fa la gente normale tipo “devi averla pagata un sacco” No, lei vuole sapere QUANTO CONSUMA. SE E’ FACILE DA GUIDARE. Come dicevo nell’altra storia, osserva che è bella ma è difficile scoparci dentro. Cioè, signori, una che batte per strada sta seriamente valutando l’idea di acquistare una macchina che, configurata come lei l’ha vista, viene la bellezza di euro cinquantaduemila leggasi cento milioni di lire.
Finita questa scena, la riporto alla sua fermata dove aspettava “L’amico suo” e mi dirigo a razzo verso il mcdonalds, il cagotto ormai m’era passato, la fame ormai era tale che se bucavo me sarei messo a rovistà nei cassonetti, e lì parte la riflessione su ciò che è appena accaduto. Ricapitoliamo: lei è bona e me ricorda un’altra bonazza che già me sarei scopato al principio. Mi spinge a superare i miei limiti (c’hai paura della polizia?) si intende di macchine (è talmente buongustaia da non stare appresso ai soliti audi da rumeno) fa dei pompini da urlo, è senza dubbio una ragazza ambiziosa… vabbè ma dove devo firmare? Tornato a casa dopo un crispy mcbacon ed una coca media, me guardo nelle mutande e ce trovo l’alone. Non lo so’ quanto avrò continuato a sborramme addosso.
Stradale dell’anno.
Stradale della vita.”

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L’immenso tour notturno der Vistoso http://www.spottedtogliatti.org/2018/03/08/limmenso-tour-notturno-der-vistoso/ Thu, 08 Mar 2018 08:12:39 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=1123 “Bella Spo’, non t’ho mai scritto prima ma te seguo da mpo’ de tempo, me so’ letto mpo’ de recensioni e me so’ tajato, me so’ perciò deciso a condivide un po’ de esperienze. Come nome me autoassegno (spero non ce ne siano stati altri prima di me ma non le ho lette tutte sorry) … Continua a leggere L’immenso tour notturno der Vistoso

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“Bella Spo’, non t’ho mai scritto prima ma te seguo da mpo’ de tempo, me so’ letto mpo’ de recensioni e me so’ tajato, me so’ perciò deciso a condivide un po’ de esperienze.
Come nome me autoassegno (spero non ce ne siano stati altri prima di me ma non le ho lette tutte sorry) “Er Vistoso” perché da quando ho cominciato ‘sto business de la fregna stradale tutti l’altri habituè dei vialoni der piacere non ponno avè fatto a meno de notamme, so’ un tizio apparentemente normale che però gira su un’auto abbastanza grossa e vistosa, non dico er marchio perché è come mette nome e cognome. Ce l’ho solo io, fidete.
Fatto ‘sta che una de ‘ste sere, come ar solito mollo amici e amiche sul tardino e sull’ancora più tardino (roba delle due di notte) inizio a fare il mio puttan-tour capitale. Sono cosciente del fatto
che il grosso dello scopabile appare alle ventidue e sparisce alla mezzanotte, ma non mi abbatto d’animo e mi fiondo sulla Tojatti. Sarà l’orario tardo (saranno state ormai le due e mezza), sarà il giorno infrasettimanale, fatto sta che in tutto er vialone ne conto cinque (CINQUE) inclusi i gibboni (non è er genere mio) ed inclusa Antonia, ‘na bella sorchetta simpatica alta romena un po’ larga che però avevo già marchiato, e questo non è un dettaglio visto che fin’ora non so’ mai stato due volte dalla stessa. Che volete oh, devo arrivà a cento. Sto ancora a 26, fateve du’ conti su quanto me viene a costà. Niente oh, niente de niente… guardo e riguardo, giro e rigiro, all’ultimo giro benché ormai sicuro che lì non avrei chiavato me rifaccio er vialone in direzione sud ma sempre sulla corsia di destra e andando piano, voi l’abitudine, voi le buche (naggia virginia mannaggia). Niente a na certa ero poco prima der semaforo de orfeo slot quando me vedo i puffi che me tampinano e decido bellamente di battermene il cazzo, visto che non stavo facendo niente di male. I due simpaticoni cercano di farmi cagare accendendo la sirena, attaccandomese ar culo, facendo una manovra alla dominic toretto credo a meno di un metro dal mio paraurti, per poi sorpassare e passare col rosso, che per inciso sì me pijavano non je bastavano sei mesi de stipendio pe ripagamme un paraurti ma vabbè, cazzi loro oh.
Un po’ scazzato decido perciò di dirigermi a Saint Palomba. C’è da dì che lì non ho mai chiavato. Sarà che ce vado solo a orari improponibili, sarà che so’ sfigato, ma pure lì ne conto 3, di cui una illuminata solo da un falò, ed alla prima passata sembrava pure chiavabile ma alla seconda… se l’erano caricata. E nsomma me rifaccio sta ardeatina indietro sempre a rallentatore in mezzo a crateri assortiti (ne pijo uno che credevo de dovè lancià er mayday ar carro attrezzi) e arrivo che ormai se saranno fatte pure le quattro in zona marcons/colombs. Giro e rigiro, rigiro e giro, vedo le solite tre baldracche col 406 grigio ar parchetto daa colombo, me fanno rate, ne vedo una new entry ad una piazzola, ma ovviamente al secondo giro s’è già data (braciere spento, ahi ahi ahi) finché non me se posano l’occhi su due donzelle accovacciate proprio d’innanzi all’agenzia delle entrate. Rifaccio l’ennesimo giro a mach due, je sfilo vicino, faccio segno alla bionda di avvicinarsi, lei intelligentemente evita di ricordarmi che sono trenta (che me lo dite a fa? Secondo voi ‘co sto calesse non posso pagà?) ma invero si muove e sale direttamente. Io leggo che voi ve fate cavalcate storiche con extra assortiti a 20 sacchi, io purtroppo o per fortuna per loro co’ sti quasi cinque metri de macchina non sto in posizione de contrattà, ci facciamo ‘sti due trecento metri con lei che stranamente tenta di inanellare una discussione, per dire mi chiedere “come stai?” che MAI, MAI, MAI una romena mi aveva fatto una domanda del genere. Diana il nome d’arte, bionda, bella, bella che in un locale non ce proverei perché pijerei il palo. Apro il cassetto coi trenta denari “Lì nascondi li?” “Eh già, so’ contati! Sempre pronti per le emergenze!” e scoppia a ridere. Parte il bongio, coperto e fatto bene, nota di classe l’inserimento del dispositivo di protezione individuale senza mani, Noto con piacere che nonostante le temperature sottozero lei addirittura tira fuori un po’ di tette (no come certe cialtrone di viale marconi che ti scopano col giubbino di pelle da disordini urbani aggravati). Mi decido ad appecorarla. Da buon cojone quale sono. La lezione avrei dovuto apprenderla già da Bianca (quella biondona davanti metro marconi per intenderci) che sta macchina “si bella ma per scopa davanti no va bene” niente faccio evoluzioni che manco ar circo orfei, riesco a pompammela, vengo a tempo record, non appena j’avevo riempito er sacchetto puff, me passa davanrti na mini a velocità stratosferica, mini de ncojone che dentro teneva le lucine blu quindi potete ben immaginare la reazione istintiva qual’è stata. Menomale che n’era religiosa. Comunque, da vera signora, sentendo che avevo già dato da un paio di mosse con le chiappe per prolungare il piacere, e lì parte la comica. Perché se all’andata potevo sembrà n’orango o n’elefante ar ritorno pe rimetteme a posto cor tunnel daa trasmissione in mezzo, i pantaloni calati e sto scudo rosso pieno de crema pasticcera eccaallà che sembravo moira orfei nelle sue condizioni attuali, ovviamente j’ho dato un calcio al touch screen, ho attivato i tergicristacci, ho ripassato er calendario e Diana giù che rideva. Rivestimenti, riportata al luogo di lavoro, me saluta coi bacetti. Ahhhh diana diana fossero tutte come te.
Doppio panino ar Mc de rito, casa pippa e nanna. eh sì lo so che er vero tojattese va a sfonnasse da orfeo, ma io vengo da n’altra generazione, non guido ubriaco, non me so mai drogato… tiro dritto, considerando i sordi che c’ho potrei benissimo andà a escort in appartamento ma che cojoni je devi telefonà, non te rispondono, non te rispondono su whatsapp, je devi da l’appuntamento in culonia e chissà do cazzo parcheggi, poi magari sali ed è un gibbone, insomma troppi cazzi, preferisco il veni vidi sborri.
Detto questo spero de nun esse stato troppo prolisso, Bellaaaaa!!!”

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