Nettunense – Spotted Togliatti http://www.spottedtogliatti.org Trasudiamo disagio Thu, 14 Dec 2023 10:33:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 http://www.spottedtogliatti.org/wp-content/uploads/2016/11/cropped-cropped-cropped-Logo-bianco-32x32.jpg Nettunense – Spotted Togliatti http://www.spottedtogliatti.org 32 32 120486447 La cordialità di Sara sulla Nettunense tra polipuffi e Maneskin http://www.spottedtogliatti.org/2021/03/09/la-cordialita-sara-sulla-nettunense-polipuffi-maneskin/ Tue, 09 Mar 2021 12:50:40 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=2208 “Me sapresti dà una spiegazione logica per cui, mentre stavo de sabato notte alle 2 a vedè i Maneskin che vincevano Sanremo, er sesto senso ha iniziato a fibrillamme a bomba facendome capì chiaramente che: “aho, guarda che domani annamo a luride eh”. E che fai nun assecondi? Torni verso casa alle 19.30, orario preciso … Continua a leggere La cordialità di Sara sulla Nettunense tra polipuffi e Maneskin

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“Me sapresti dà una spiegazione logica per cui, mentre stavo de sabato notte alle 2 a vedè i Maneskin che vincevano Sanremo, er sesto senso ha iniziato a fibrillamme a bomba facendome capì chiaramente che: “aho, guarda che domani annamo a luride eh”.
E che fai nun assecondi? Torni verso casa alle 19.30, orario preciso secondo le ultime fonti Istat e te proietti sulla strada più bella del litorale sud laziale.
Rotonda Padiglione, rotonda Zodiaco, vai avanti, torni indietro. Avrò incontrato almeno 5 volanti della polizia più un furgoncino. Sto pe’ annammene. Me fermo da una quasi arrivati a Casello 45. Nun scende da 30€. Ok, n’è serata, vado a casa.
Niente, la macchina nun gira a destra, gira a sinistra, da sola. Torna di nuovo sul luogo del misfatto. Bianca, su cui avrei voluto fa un secondo giro de giostra, nun c’è ma c’è ‘na piccoletta de cui avevo sentito parlà al benzinaro dove anni fa c’era Corina.
De prassi offre la più grande bucia della storia della mignotteria romana: “20 euro: solo boca o solo fica”. Ecco: se ‘na zoccola te dice sta frase falla salì che tanto er repertorio sarà completo comunque.
Giro l’angolo e dice “oh questi stanno ancora qui”, luci blu e due volanti del cazzo. “Vabbè andiamo più giù stamo tranquilli uguale”.
La mia macchina demmerda se non te metti la cinta pure da passeggero inizia a strillà come un neonato che je levano la zinna quanno c’ha ancora fame, praticamente tipo me se me fanno la stessa cosa. Je dico sta cosa a Sara e forse che ne so, saranno le volanti, sarà quer bip assordante, quella insana ansietta e non volendo me je so rivolto “male”.
“no scusa, però non te arabbia co’ me eh…”
Dolcissima…. Io che me arabbio? Ma che sei matta? Già te amo, de che stamo a parlà?
Così pe famme sta tranquillo me dice, parlando dei polipuffi “so troppo fermi, me sa che stanno a cercà qualcuno…”
“eh, speriamo che nun stanno a cercà proprio a me!”
Se rompe er ghiaccio, lei ride, n’altra battuta, n’altra risata, e io già sarei contento così. Solo che 20 euro so 20 euro eh, hanno un loro peso specifico, un valore che va onorato.
Arrivamo a ‘no spiazzale dove ce scopai all’aperto proprio Corina anni fa, quanno era estate e c’avevo la macchina talmente zozza che la mattina dopo ho ritrovato le mani sue come chiazza sur cofano. C’è già ‘na macchina, mejo, me sento sempre ar sicuro se ce stanno altri colleghi a condivide er momento.
Sara è simpatica, ride a qualunque stronzata dico. Je allungo i soldi e fa “ohhh, ecco ventimila euro”
“seeee, magari, se erano ventimila te portavo a casa”.
Ride ancora. Porcoddio che presabbene.
Volume 2Pompino de grande qualità (“amo te faccio co’ boca almeno nun perdemo tempo nè io nè te”, scontato tipo 9 gennaio all’Eurospin) e smorzacandela perfetto, Sara è piccoletta e maneggevole, non dice no manco a fasse toccà le tette co le mani fredde “eh, ce n’ho poche, però tiè” e se tira su tutto.
Sboro copioso, contento e me fa pure er massaggetto tattico ar cazzo co la salviettina, capito Spò, me lo fa lei, usando ben due salviette!!! Altra novità di questo strano, malato ma proficuo periodo di Via Nettunense. Che vuoi che te dica, che è stata tanta roba? Avojia, ma sai alla fine che me rimarrà de tutta sta lambada?
La riporto al benzinaro, me fa fa la strada interna “così evitamo de incontralli” e quando la saluto… me dà er bacetto come due vecchi amici.
Ar sesto senso se risponde sempre presente. Nun c’è covid nè volante che tenga. E io ho risposto, dalla Nettunense con amore e romanticismo. Pure se Annalisa era molto mejo della bassista dei Maneskin…”

Maneskinatece:

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Questione di centimetri con Bianca sulla Nettunense http://www.spottedtogliatti.org/2021/02/22/questione-centimetri-bianca-sulla-nettunense/ Mon, 22 Feb 2021 15:32:27 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=2199 “La vita è ‘na questione di centimetri. E’ dai tempi di Al Pacino in ogni maledetta domenica che c’hanno indottrinato sta cosa. In fondo chi, di noi, anche solo pe’ fa bella figura, non avrebbe voluto un 3-4 centimetri de cazzo in più, pure soltanto per poterlo dire. E penso che pure tra le donne, … Continua a leggere Questione di centimetri con Bianca sulla Nettunense

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“La vita è ‘na questione di centimetri. E’ dai tempi di Al Pacino in ogni maledetta domenica che c’hanno indottrinato sta cosa.
In fondo chi, di noi, anche solo pe’ fa bella figura, non avrebbe voluto un 3-4 centimetri de cazzo in più, pure soltanto per poterlo dire. E penso che pure tra le donne, ce sarebbe chi avrebbe voluto qualche centimetro in più o in meno, tra altezza o tra le varie circonferenze.

So tempi duri pe’ chi sulla Nettunense, come me, ama investire il ventino. La settimana scorsa arrivai a farmi un giro poco prima delle nove e già c’era il deserto: le poche presenti o sono conclamate buste de cocce de fave, o hanno deciso di non cedere alla politica del “se non scendi a 20, non ne vali 30”. Capirai, se non cedono loro, pensi mai che possa cede io? Pive nel sacco e pippa tattica senza sentimento a casa, ma io trenta euro non te li dò, né mo’ né mai. A questo aggiungeteci tutte le ansie che te può portare andare a mignotte in questa vita Pandemica made in 2021 e avete il ritratto di una tristezza di strada a cui tutti ci stiamo, secondo me, abituando.

Ieri era un po’ più presto, diciamo le 20 o forse anche prima. La notte aveva già avvolto le due corsie e c’era una rinnovata vitalità da sabato sera. Sono quasi deciso a fermarmi alla prima che incontro, dopo la rotonda nuova a Casello 45, ma il sesto senso fibrilla e oltre alla regolamentare voglia di sorca, avevo anche voglia di esplorazione. E così arrivo fino in fondo, alla rotonda dopo il Mac, e torno indietro: la prostituzione c’è, oggi qualcuna dovrà cascare.

Ovviamente non mi fermo da quella bastarda davanti allo Zodiaco, maledetta, qualche settimana fa m’ha solato 20€ pe’ un bocchino. E’ vero nun me se rizzava abbastanza, ma damme almeno 10 minuti canonici, non puoi rompeme er cazzo dopo 90 secondi…
Arrivo al guardrail; la prima è mora ed è tanta. Non ce la vedo a mettese a fa lo smorzacandela, ma io c’ho vojia de quello. Però m’accosto lo stesso, tanto, me dico tra me e me, secondo me a 20€ non casca.
<<Quanto?>>
<<30 bocca fica>>
<<C’ho solo questi, bastano?>> (sventolando fiero il mio ventino da battaglia, accartocciato per l’occasione)
<<Ma bocca o fica?>>
<<Eh, tutt’e due…>>
<<Vabè… andiamo?>>
BUM. Al primo colpo. Nun ero così contento da quando Snai non m’aveva mandato er Bonus Bingo da 100€ da smarginà cor Matched Betting.
Volume 2Certo, dopo un’iniziale esultanza, non nego che me stava a risalì un po’ de agitazione: sarà la precedente esperienza negativa, che non avevo ancora assorbito der tutto, sarà che Bianca te porta praticamente a scopà sotto alla luce e in mezzo a ‘na strada senza uscita, un posto da 41bis facile facile, già visitato in passato, ma che oggi sembrava ancora più esposto.
Bianca però, co’ quella scarpa rossa da zoccola e quel rossetto rosso da zoccola, dimostra subito de sapè fa la zoccola co grande stile; me tiro fori er cazzo e subito prima novità: nun m’era mai capitato che, prima de inizià a succhià, trovassi una che te lo smucina tipo quando sei regazzino e ce giochi, pe’ vedè come funziona… o tipo quando stai davanti allo specchio e fai l’elicottero pe’ goliardia. Sta cosa me la fa pija estremamente bene, senza contare che, quando le dimensioni cominciano a raggiungere quote appena decenti, piazza il preservativo e inizia un succhiotto sbavoso de altissima qualità, la prima volta che me piace così tanto un bocchino coperto. E ancora mejo me la fa prende quando, barzotto pe’ tre quarti ma co’ un infoiamento livello Pistorius, je dico “vabbè dai scopamo” e lei me dice “ma sei sicuro?” come a dire: guarda che non è ancora dritto abbastanza, se vuoi continuo…

Qualche anno fa me so’ cambiato la macchina. Ho amato tanto quella che me so’ dato via, ma co’ un contachilometri che chiedeva pietà so stato costretto a compramme questa con cui l’amore non è mai sbocciato: è troppo bassa. E’ bassa alla guida, e, ahimè, è bassa pure pe’ scopà. Mancano quei 3-4 centimetri pe’ potettece girà bene, o pe’ potette fa fa ‘no smorzacandela degno de sto nome sul sedile davanti.

Sta cosa la intuisco, e visto che lei non sembrava convinta a scavalcamme, preso dar maiale der momento je dico “vabbè famo a pecora”, e direi che pure lei non aspettava altro che sentisse dì sta frase. Così se rovescia sur sedile, me fa spazio ma dò una craniata epica al tettuccio: sticazzi, se more da eroi.
Bella esperienza Spò, un culo rumeno de grande qualità, sta scarpa rossa che me ce cascava l’occhio e me sfiziava nun sai quanto, e tanta cordialità nel fasse toccà le zinne mentre schizzavo l’odio represso de ‘na vita difficile.

Pe’ chi volesse faccese un giro, io l’ho beccata venendo da Anzio, la prima al Guardrayl prima della rotonda di Padiglione; occhio che le more erano due, questa è quella più giunonica e appariscente.

Rimangono le riflessioni su sto periodo difficile per il mignottaro medio, uno sempliciotto come me, che segue l’istinto ma che spesso si trova a dover fronteggiare la razionalità di un mondo esacerbato dal Covid e dalle sue conseguenze. Ma parafrasando una citazione di Borissiana memoria, ho deciso che “il Covid si combatte con la prostituzione, non con altri artifizi”.”

Centimetratece:

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Da Nettunense a Valle Caia, il safari con Maria http://www.spottedtogliatti.org/2020/11/23/nettunense-valle-caia-safari-maria/ Mon, 23 Nov 2020 16:13:00 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=2186 “Ebbene sì Spò, dobbiamo aggiungere una tacca all’esperienza mignottara der sottoscritto. Ho scopato de giorno. Me so reso conto che nun l’avevo mai fatto. E’ stata n’esperienza divertente, non c’è che dire. Chiaramente me so’ dovuto spostà da Nettunense a Santa Palomba, ma grazie pure a qualche dritta sulle vie da percorrere, me so’ levato … Continua a leggere Da Nettunense a Valle Caia, il safari con Maria

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“Ebbene sì Spò, dobbiamo aggiungere una tacca all’esperienza mignottara der sottoscritto.
Ho scopato de giorno. Me so reso conto che nun l’avevo mai fatto.
E’ stata n’esperienza divertente, non c’è che dire. Chiaramente me so’ dovuto spostà da Nettunense a Santa Palomba, ma grazie pure a qualche dritta sulle vie da percorrere, me so’ levato sto sfizio.
Maria, Via di Valle Caia, erano circa le 13 de una domenica qualunque. Dopo aver fatto un paio di ronde, finalmente accosto; mi dice “no, ma lascia la macchina, se scopa qua dietro…” Lascio la macchina Spò? No Marì, me dispiace, o famo n’macchina o nun se ne fa niente.
“Vabbè dai nnamo”

Me so sempre piaciute le donne che trovano soluzioni.

Maria profuma, nun me chiede de che, ma il suo ingresso in macchina si fa sentire all’olfatto. E’ forte ma non fastidioso, apprezzo. Maria racconta che lavorava a Marconi, ma con le restrizioni del Covid preferisce lavorare di giorno; mentre andiamo mi dice che non conosce granché la situazione di Santa e i fatti le danno ragione:
“qui dietro gira amò… ah no c’è cancello chiuso.”
“vabbè qui amò… ah no già c’è puta Nigra”
Dopo avè fatto quasi 2 chilometri, alla fine salimo su ‘na stradella sterrata che dalle buche ce sarebbero potuti uscì l’etruschi. Dopo sti 150 metri in salita, er Safari se conclude appena accostati, davanti a un cancello che nun sembrava dovesse chiude chissà cosa, ma sostanzialmente stavamo pe’ strada, in bella vista a chiunque altro avesse avuto intenzione de fa quell’impervia salita.

Ciuccia ciuccia me mette n’tiro, manco troppo, ma a sufficienza. “Daje amò scopamo”. Sta pe’ aprì lo sportello e m’accorgo dal finestrino che ‘na Uno Bianca ha deciso de avvicinasse. “Fermete Marì, c’è na macchina”, nun fa in tempo a dì “dove?” che passa, guarda, rallenta, ma poi se ne va.
Sarà che l’ho guardato male, co’ sto sportello aperto e cor cazzo n’mano, co’ na spocchia come a dije “si vabbè, e che starei a fa de male” che ha capito che nun era er momento de rischiassela.

Volume 2Avevamo barattato pe’ ‘na smorza, ma me convince a fa er giro della macchina e a scopalla a pecora, s’era già preparata n’ginocchio sur sedile e i piedi appena fori. Arrivo e lo spettacolo è gustoso, la ragazza era stata dall’estetista da poco, nun c’era n’pelo manco a volejelo trovà cor cannocchiale. Ma poi parlamose chiaro, ar cannocchiale mio manco je ne sarebbe fregato n’granché. Inoltre avemo rispettato le norme anticovid così, pure se c’è da dì che m’aveva già convinto quando, mentre m’ero fermato alla prima ronda dicendoje che ero un po’ impaurito, era stata categorica: “er coronavirus nun s’attacca co’ la fregna”; daje torto. Me lascia pure toccà ‘na tetta dopo un’iniziale resistenza, più che altro perché je dovevo toccà “l’altra” che su quella che avevo azzannato d’acchitto c’aveva i documenti… arrotolati in banconote da 20, si si…

Sostanzialmente ‘na bella esperienza, da ripetersi. Lei da 6 e mezzo, so sempre stato contrario alle chiacchiere, ai “si dai”, “che bello”, “dai amò dai” de ordinanza, preferisco er silenzio. Ma ammetto che pure trovasse sur cucuzzolo de sta montagna ad ammirà Santa Palomba dall’alto, c’ha il suo motivo, romantico e paesaggistico.”

Safaratece

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Sofia su Via Nettunense per scacciare la noia http://www.spottedtogliatti.org/2020/11/06/sofia-via-nettunense-scacciare-la-noia/ Fri, 06 Nov 2020 09:13:16 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=2181 “Ho un grosso problema con la noia. E pure andare a zoccole sto periodo è un appagamento parziale, incompleto, anche questa meravigliosa pratica ha perso quel senso di libertà intrinseca che aveva. Perché alla fine, vuoi o non vuoi, sto cazzo di virus maledetto ci è entrato dentro l’anima anche se non c’è scritto “Positivo” … Continua a leggere Sofia su Via Nettunense per scacciare la noia

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“Ho un grosso problema con la noia.
E pure andare a zoccole sto periodo è un appagamento parziale, incompleto, anche questa meravigliosa pratica ha perso quel senso di libertà intrinseca che aveva. Perché alla fine, vuoi o non vuoi, sto cazzo di virus maledetto ci è entrato dentro l’anima anche se non c’è scritto “Positivo” sull’esito del tampone.
Hai paura di guardare, di parlare, pure di incrociare gli occhi con la gente per strada, figuramose de annasse a scopà una che, de base, pe campà vive de contatti fisici promiscui.
E sia chiaro, non vojo fa pensà che er concetto “pe fortuna che nun me frega n’cazzo daa vita” sia stato da me rinnegato; è quel senso de colpa che te sale quanno, pe qualunque motivo, magari c’hai n’po’ de spossatezza, un mal de testa, o un colpo de tosse malandrino, e pensi “oddio je lo potrei attaccà a qualcuno”.
La cosa che più me dà fastidio è il fatto che, se fra 3-4 anni scopriremo che alla fin fine sto virus era un qualcosa de inevitabile (tipo la Sars der 2004 te la ricordi?) solo che j’hanno dato un’importanza mediatica troppo gonfiata rispetto a quello che materialmente se poteva e doveva fa, sapremo de avè perso un sacco de tempo e de esse stati ostaggi de n’sistema che te rigira come je pare a lui, come disse Licio Gelli, le guerre se combatteranno in televisione… o ‘na cosa del genere.
Porcoddio paro n’complottista a rileggeme, mortacci mia.
E poi, parlamose chiaro, nun te sto a dì n’cazzo de novo.

Rigirà la Nettunense è stata comunque n’emozione, pure se è bella spojia sti giorni, e pure na cifra caotica; ce stanno i trans dove nun ce dovrebbero sta, un par de vecchie che hanno già chiesto tanto (pure troppo) ai loro corpi, una co’ 3 culi…
Sofia è stata ‘na discreta esperienza, ma non riesco a capì se è lei che non m’ha fatto breccia ner core pe’ qualche motivo, o semplicemente tutta sta cazzo de situazione m’ha sconvolto un po’ troppo. L’ho vista subito, era l’unica caruccetta che ballava su un tacco astronomico, un par de giri e de inversioni pe’ avecce er tempo della contrattazione senza scherzi.
“30 macchina, 50 a casa”
“no, casa no, mica so’ n’codardo, però 30 è troppo”
“venti?”
“e sali va'”
Volume 2Forse n’ce credeva manco lei che qualcuno la faceva lavorà, se percepisce fino in fondo la desolazione del momento pure dalla loro tristezza.
“Come va?”
“Eh come va, male va…”
“Ma voi come fate sto periodo!”
“Eh vabè io lavoro pure co internet”
Mah, nun è che sembrasse convinta. Per il resto Sofia fa er suo. Se fa tocca culo e zinne pure si c’ho le mani fredde, me dà er tempo de riprende le misure pe’ nun sborà senza manco avè scopato, smorzacandela sereno e gustoso, nun scappa subito e me lascia n’ber ricordo.

Però alla fine, quer silenzio post scopata raccojie l’emblema de sto periodo demmerda che c’ha levato pure l’unica cosa giusta in questo mondo sbajiato, la serenità che, nella peggiore delle ipotesi, te sarebbe arivata a casa ‘na multa da 2-300 euro da pagà pe’ atti osceni in luogo pubblico.
E invece mo’, tocca avecce pure altre paure.

Bello Spò, so tornato pe’ strada, intanto accontentate de questo; se me passa sta melanzana ficcata de traverso n’gola, se riaggiornamio presto.
Tristemente tuo, da Via Nettunense.”

Nettunensatece

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La Bionda dopo la rotonda vicino Via Nettunense http://www.spottedtogliatti.org/2018/09/20/la-bionda-la-rotonda-vicino-via-nettunense/ Thu, 20 Sep 2018 10:23:16 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=1448 “E’ da un po’ che nun te scrivo, e ammetto che un po’ me manchi, come del resto un po’ me manca de annà a mignotte. Ma nella vita a volte se devono fa delle scelte ed in tutta onestà, al momento, nun c’ho manco ‘na ragione pe’ sentimme pentito. Te scrivevo da Via Nettunense … Continua a leggere La Bionda dopo la rotonda vicino Via Nettunense

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“E’ da un po’ che nun te scrivo, e ammetto che un po’ me manchi, come del resto un po’ me manca de annà a mignotte. Ma nella vita a volte se devono fa delle scelte ed in tutta onestà, al momento, nun c’ho manco ‘na ragione pe’ sentimme pentito.
Te scrivevo da Via Nettunense l’estate scorsa, qualcuno me (ri)conosce dar gruppo Telegram o dall’ave’ portato avanti er concetto de “sesto senso der mignottaro”, ma alla fine sticazzi, nun è che stamo qui a parlà de questo.
C’ho n’amico che ogni tot tempo me chiede sempre de raccontaje la storiella della “bionda alla rotonda de Padiglione” e te dirò, io ero pure convinto de avella scritta qui, ma ho dato n’occhiata e così nun sembra. Così, ‘na volta e pe’ tutte, je la dedico.
Era una de quelle sere, quer periodo che a mignotte ce vai perché ce stai quasi a rota, più ce vai e più nun vedi l’ora de riannacce.
Solo che era tardi e sulla Nettunense, me ricordo che de lavoratrici da “dopo le 2” nun ce ne so’ un granché. E, un po’ come quanno vai a n’autogrill alla stessa ora, er servizio nun po’ che risultà lento e pure n’po’ scadente.
Così, fatto er giretto canonico, me torna in mente che leggermente spostata dalla Via Nettunense, alla rotonda de Padiglione ad andare verso la pineta, più de n’par de volte da lontano avevo visto ‘na bionda.
Tante volte m’ero chiesto: “ma perché quella se mette là? Ce sarà n’artro punto de meretricio incontaminato? Prima o poi dovrò andà a perlustrà” solo che me lo domandavo sempre quanno avevo già schizzato, e alla fine fondamentalmente sticazzi, ce tornerò.
Ecco, era arivato er giorno giusto, era er giorno del “ce tornerò”.
Svolto e me trovo la bionda in contrattazione co’ ‘na Volkswagen. Vabbè, li supero, faccio inversione e m’appizzo a vedè se se la carica o va in bianco.
Riparte da solo.
Tocca a me.
Volume 2Co un rapido gesto de sterzo e cambio nella notte che manco Zanardi prima de diventà n’appendiabiti de Ikea, m’affianco.
E’ difficile spiegà la sensazione de n’omo che c’ha vojia de scopà e che nun trova nulla al supermarket della sorca. E’ come un sognatore, tipo n’tifoso della Roma dopo che ha perso a Liverpool 5-2, ce credi, te convinci, pure se lo sai che nun po’ succede.
“Quanto?”
“30 amore…”
C’è qualcosa che nun quadra Spò; la bionda è caruccia, fatta pure bene, ma è alta, ‘na cifra alta cazzo… e dentro de me tornano in mente le mezze risposte a quelle domande che me ero fatto mille volte passandoce le sere precedenti.
La macchina pare messa a folle in leggera discesa, se muove da sola, lei ha capito, ma io non ancora. Resto lì… zitto, guardo e scruto. Lei interrompe il silenzio:
“andiamo allora?”
Me viè ‘na risposta sola, quella d’ordinanza, che m’è utile però anche a prende tempo:
“no no, trenta è troppo”
Avanzo lento, come prima, ma nun demordo; io l’ho capito che sta a succede, ma è come se nun ce vojo crede… sto ancora nel sogno che comunque vada, io stasera scopo, resto lì e guardo, paro ‘no stalker.
Me faccio coraggio e je lo chiedo:
“Ma n’è che c’hai la sorpresa eh?”
“No No!”
Avevo realizzato, avevo capito, ma er cervello me s’era chiuso.
“Vabbè dai, famo 20?” sempre lei, evidentemente anche stanca de avemme tra i piedi. Ce penso n’attimo e je rispondo:
“No, no, nun m’hai convinto, poi 20 è sempre troppo…”
Nun me dà er tempo de finì la frase. Finalmente la voce da fatina lascia spazio ar cuore da camionista e vedendome inforcà la prima me saluta:
“E ALLORA SUCCHIAME ER CAZZO E FAMO GRATIS!!!”

M’allontano un po’ deluso. Ma in realtà sorrido. Lo so che ho perso, forse sotto tutti i punti de vista: nun ho sborato, ho girato a voto, ho perso tempo e torno a casa a palle gonfie. E ad aggiunge beffa al danno, ho perso pure la battaglia verbale: lui aveva stravinto co’ quella frase, m’ha fatto sentì più cojone de quello che ero, è stato un po’ come dimme: “Sei stato a guardamme pe’ n’ora, ma che davero n’sei capace de riconosce n’tarello da ‘na cicciabbaffa?”. E’ stata ‘na sconfitta talmente eclatante, così ridondante da lasciamme la faccia da cojone e quer sorisetto, quello che c’ho pure adesso mentre scrivo, quello che a distanza de più de n’anno me ricorda che pure se pe’ n’giorno, pe’ n’mese o pe’ quanto ritenete sufficiente, ‘na vita da mignottaro vale la pena vivesela.”

Transaminatece:

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Gli insegnamenti de Via Nettunense, dalla strada alla vita de coppia http://www.spottedtogliatti.org/2018/04/10/gli-insegnamenti-de-via-nettunense-dalla-strada-alla-vita-de-coppia/ Tue, 10 Apr 2018 12:41:38 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=1221 “E’ da un po’ che nun te scrivo, perché ho smesso de andà a zoccole. So’ quello che t’ha recensito mezza Nettunense st’estate, nomi, posizioni e qualità der meretricio. Te scrivo perché un pochetto me manchi, come un po’ me manca andà a zoccole e no, non per l’atto sessuale in se che, te assicuro, … Continua a leggere Gli insegnamenti de Via Nettunense, dalla strada alla vita de coppia

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“E’ da un po’ che nun te scrivo, perché ho smesso de andà a zoccole. So’ quello che t’ha recensito mezza Nettunense st’estate, nomi, posizioni e qualità der meretricio.

Te scrivo perché un pochetto me manchi, come un po’ me manca andà a zoccole e no, non per l’atto sessuale in se che, te assicuro, nun me manca affatto. Però andà a mignotte è un momento introspettivo intenso, verace, insomma nun ce giramo intorno: è un vizio. C’è chi beve, chi fuma, chi se droga, chi gioca a poker e alle slot, e andà a zoccole è un po’ la stessa cosa: te lo dicono già da regazzino che è una cosa che nun se fa, che te farà male, ma poi se te ce addentri, quanno smetti te manca.

Me so’ trovato ‘na pischelletta sincera, se semo messi insieme e mo’ pare che va tutto più che bene. Certo, stamo all’inizio, ma nun je mancherò de rispetto, al massimo ‘na volta la porto a zoccole insieme a me; si perché ho deciso de famme conosce pe’ quello che so’, un mignottaro de strada, fatto e finito, nun me so’ nascosto dietro a n’dito e forse sta cosa ce sta ad aiutà affinché sta storia possa andà bene; perché quanno confessi ‘na cosa così grossa a ‘na pischella, er più delle volte quella nun capisce e scappa, e t’assicuro che m’è successo du’ volte st’estate, co’ artrettante pischelle che all’inizio te guardano coll’occhi a cuoricino, domandandose “ma questo, così preciso, simpatico e de classe da ndè scito??” per poi dasse alla macchia appena je confessi quello che realmente sei; tanto da arivà a famme pensà: “forse è mejo che sta cosa me la tengo pe’ me”.
Ma io n’ce vojo vive nelle bucie: già vivemo in un mondo ‘ndo devi fa continuamente buon viso a cattivo gioco, devi soride ar vicino de casa, ar poliziotto pe’ nun fatte fa la multa, ar cliente pe’ fatte paga la fattura, ar compagno de squadra che nun te passa la palla… e armeno in una relazione ner momento in cui scelgo de entracce, vojo fa in maniera de faje vedè prima quanto “faccio schifo”, perché chissà che nun sia lì dentro che ce trova la parte che più je possa piacè de me.

Si perché la strada è parte de me ormai, come la violenza ner film Hooligans, m’ha cambiato e m’ha migliorato in un momento difficile; le cento facce incrociate sui marciapiedi, le sensazioni cercate, i missili, quer famoso sesto senso der mignottaro, oggi m’hanno reso un po’ più quello che so’; e me piacio, me piacio deppiù.

Volume 2Così, se sta storia dovesse proseguì bene, come spero e come vojo crede, un giorno magari porterò la ragazza mia a zoccole co’ me, un po’ co’ spirito goliardico, tipico der puttantour in amicizia, e un po’ pe faje vive e capì quello che significa fermasse a parlà co’ ‘na sconosciuta, avecce sempre un occhio sulla scelta e un occhio allo specchietto, i fari che se incrociano, quello che se carica la preda prima de te, gli schiocchi forti dei baci delle negrette, le strade piene d’estate e quelle vote d’inverno, che all’una già se so’ date tutte quante, la contrattazione, gli sguardi diffidenti. Nun je potrò fa vive quello che se prova ad aveccene una in macchina, ma spero de faje vive quell’ansietta, quer brividino sulla schiena che te percorre ogni volta, come un pupo che va a infilà de nascosto le dita nella marmellata nello scaffale più alto, sperando che la mamma, dall’altra stanza nun se n’accorga.

Perché in fondo questi semo: regazzini mai cresciuti, alla costante ricerca de placà quella sensazione de fame, che poi non è proprio fame, è più vojia de quarcosa de umido e contrario ar bigotto.

Forse un giorno se risentiremo, forse no. Er bello è pure quello.”

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84 giorni dopo http://www.spottedtogliatti.org/2018/01/11/84-giorni-dopo/ Thu, 11 Jan 2018 13:02:20 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=1073 “Avevo finito lì, so’ ripartito da lì. Diana, Via Nettunense, la prima subito dopo i lavori de Casello 45 andando verso Anzio, alla prima vietta a sinistra. Che sembrava ‘na mignotta da sogno già te l’avevo detto 84 giorni fa, ma pe’ raggiunge certe chimiche serve la conferma. Tre mesi dopo, è arrivata. Simpatica, solare, … Continua a leggere 84 giorni dopo

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“Avevo finito lì, so’ ripartito da lì. Diana, Via Nettunense, la prima subito dopo i lavori de Casello 45 andando verso Anzio, alla prima vietta a sinistra.
Che sembrava ‘na mignotta da sogno già te l’avevo detto 84 giorni fa, ma pe’ raggiunge certe chimiche serve la conferma. Tre mesi dopo, è arrivata.
Simpatica, solare, caruccia, pensa, j’ho permesso perfino de finisse la sigaretta in macchina quando l’ho caricata. Se nasconnemo nella solita via buia tra televisori rovesciati e sacchi della monnezza. Er freddo te pizzica, ma in macchina se sta bene, scomodi ma bene.
Quasi me scordo de daje i soldi, m’ero già spojiato e se stava a spojia pure lei. M’aveva visto ‘na volta sola, ma lei er mestiere lo sta a vive co’ gusto e trasporto, pareva quasi che nun je ne fregava n’cazzo de pijalli. Venti euro, l’equo compenso della prestazione.
Mentre me impermeabilizza er cazzo e me lo succhia pe mettelo in tiro, lo stereo passa “Non è tempo per noi” de Ligabue. Ogni tanto interrompe er soffocotto e me racconta che sta canzone è perfetta per le rumene, mica lo so che cazzo voleva dì, però è come avecce a che fa co’ una de famiglia, ce mette er sentimento, lavoro e sentimento, vole vivese er momento. Se mette a smorza, nonostante la scomodità del cappotto, degli stivaloni, lei te vuole fa’ contento. E poi Spo’, te guarda… te guarda nell’occhi e a me sta cosa me fa’ venì n’arrapamento che manco Di Caprio sur Titanic prima de sbajià la strada e ritrovasse sulla Roma-L’Aquila.
Schizzo de giustezza: me sento riappacificato cor mondo che me circonda, co’ la strada, co’ la vita che te promette che prima o poi arriverà quella giusta e quando la vedi te sei solo sbajiato n’artra vorta.
Torno indietro tra buche e dossi, arrivo alla postazione e me fa: “ma che vai de fretta?”
Dimmelo Spò, spiegamelo te: che altro te può dì ‘na donna pe’ fatte capì che sta bene co’ te mejo de “ma che vai de fretta?”
“Me porti su Nettunese a farmacia che io oggi pensavo de nu lavorà, invece ho finito preservativi, ultimo ho usato co’ te…”
Me so’ sentito er Dandi ieri sera, cor privilegio de portà n’giro la mia Patrizia co’ spocchia e superbia.
Spo’, la verità è che se me diceva “famo n’salto a Perugia, vojo vedè la statua de San Francesco e tornamo indietro” io ce la portavo, e se puta caso me se fermava la macchina me la caricavo a piedi e a cavacecio.
Venti minuti de chiacchiere, andà e tornà ar distributore, a parlà de lei che ha preso la patente da un mese, del vecchietto che j’ha regalato la macchina però c’ha dovuto spende 1000 euro pe’ sistemalla, dei clienti che la chiamano quando nun la vedono “perché sto male, c’ho influenza, cinque giorni a casa”, del rapporto coll’altre mignotte, che prima se comportano come sorelle e poi so’ invidiose: “ma se io c’ho 25 anni e tu 37 forse de carne n’hai magnata abbastanza, no?” Come fai a daje torto?
Un giorno, ‘no zio acquisito, conosciuto grazie a te e a sta pagina me disse: “imparate, l’uniche donne oneste saranno sempre le mignotte…”.
Io so’ romantico, e ancora nun ce vojo crede. Ma da ieri me sa che l’ho capito.
E’ come ‘na verità scomoda, come quanno quella che te piace e je batti i pezzi, gira che te rigira cala sur tavolo a sorpresa er due de picche sottoforma de n’artro cojone che je piace n’po’ de più: tu te la fai pija a male, je meneresti pure a sto sventurato capitato pe’ caso… ma alla fine la verità è una sola: “dicono che Noi ci stiamo buttando via, beh, noi siam bravi a raccoglierci”.”

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Diana su Via Nettunense ti guarda negli occhi http://www.spottedtogliatti.org/2017/10/19/diana-via-nettunense-ti-guarda-negli-occhi/ Thu, 19 Oct 2017 09:25:24 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=1003 “Ce so’ quelle sere che lo sai. Forse è sempre il famoso discorso der sesto senso der mignottaro, che ieri ha veramente giganteggiato, o forse è solo quel pizzico de consapevolezza ormai acquisito. Il fatto che ormai te conosci, sai quando e sai perché te serve de andà a zoccole. Sai che er giorno dopo … Continua a leggere Diana su Via Nettunense ti guarda negli occhi

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“Ce so’ quelle sere che lo sai. Forse è sempre il famoso discorso der sesto senso der mignottaro, che ieri ha veramente giganteggiato, o forse è solo quel pizzico de consapevolezza ormai acquisito. Il fatto che ormai te conosci, sai quando e sai perché te serve de andà a zoccole. Sai che er giorno dopo rimpiangerai le poche ore de sonno, ma sarai comunque più rilassato e tranquillo, insomma, n’te ne fregherà n’cazzo.
Su Via Nettunense ieri nun c’ho girato io. La macchina ormai me conosce, la strada l’ha fatta lei, da sola. A un certo punto m’è come sembrato che volesse sbragà er sedile da sola, senza manco che girassi la manovella.
Supero l’incrocio de Cavallo Morto. De solito da lì devo arrivà fino a Padiglione per dissetare la mia voglia di Est Europeo. Ma stavolta alla prima a sinistra intravedo nel buio pantaloni attillati rossi e tacchi altissimi. Er sesto senso fibrilla, nun ce penso neanche ad “andamme a fà n’giretto più giù”. Inversione al primo benzinaio, trattativa presto risolta, sorrisi e si va.
Diana è simpatica, se toglie subito le cuffie e iniziamo a parla del primo freddo: “Fino a mezzanotte c’avevo la minigonna, ma poi me so’ dovuta mette i pantaloni e ballavo pe’ scaldamme”. Parliamo de questo e me conferma che è da poco che sta lì.
Iniziamo i convenevoli, noto che me guarda. Me guarda un botto negli occhi e sorride. E’ ‘na novita pe’ me lo ammetto. Nun se spojia e me comincia lo sgonfiagomme. Sto un po’ troppo arazzato e la interrompo per completare l’opera con la smorzacandela contrattata.
Sale e inizia a scopamme pianissimo. E’ n’altra novità. Me confesserà poi alla fine che, avendome visto un po’ troppo “in là” ha fatto piano per farmi durare almeno un po’. M’ha conosciuto da tre minuti e m’ha capito più de tante stronze che solo perché c’ho du’ sordi e magari so’ fa du’ battute carucce pensano de potemme risolve la vita.
E poi Spò. Me guardava nell’occhi. Sempre, per tutta la (breve) durata sembrava guardamme come a dì “eddaje baciame”. Nun maa so’ sentita, ma m’ha spiazzato too giuro.
La riporto al suo posto facendo due chiacchiere sugli orari in cui l’avrei ritrovata. Si perché da questa ce ritorno e je l’ho già fatto presente con il mio “ce rivediamo presto”, e se me fa n’artra prestazione de sto livello, me sa che je chiedo se potemo fa ‘na sorta de abbonamento, tipo intera rete dell’Atac, o tipo ‘na flat, 100 euro ar mese all you can eat.
Però forse er bello è anche quello… comparije all’improvviso, svoltaje la serata perché oltre allo schizzo cerchi n’momento condiviso. E Diana su questo ha stravinto. Te racconterò come va la prossima volta che la becco; nun penso che passerà tanto tempo.
Se er Pluridecorato cercava ‘na zoccola co la passione pe’r mestiere, forse je vojo dì che l’ho trovata. Ma se ce va me la trattasse bene, nun sia mai che n’giorno quaa donna possa diventà mi mojie.”

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Colpi di genio e sesto senso su Via Nettunense http://www.spottedtogliatti.org/2017/10/10/colpi-genio-sesto-senso-via-nettunense/ Tue, 10 Oct 2017 14:21:01 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=983 “Te ricordi quando te parlai de “sesto senso der Mignottaro”? Ecco, venerdì sera ho avuto la conferma che forse inizio ad avere quel pizzico di esperienza tale da doverlo seguire, quando fibrilla. Definirei “Sesto senso der Mignottaro” quell’inconscia motivazione che, girovagando per la strada in cerca di una preda, ti spinge a fare o non … Continua a leggere Colpi di genio e sesto senso su Via Nettunense

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“Te ricordi quando te parlai de “sesto senso der Mignottaro”? Ecco, venerdì sera ho avuto la conferma che forse inizio ad avere quel pizzico di esperienza tale da doverlo seguire, quando fibrilla.
Definirei “Sesto senso der Mignottaro” quell’inconscia motivazione che, girovagando per la strada in cerca di una preda, ti spinge a fare o non fare qualcosa, perseguendo o contravvenendo ad un comportamento più canonico che solitamente si intraprende nella sua specificità. Tipo quando hai scelto la preda, ma inconsciamente rinunci, nella speranza di trovare di meglio e la trovi, o quando magari desisti dal meretricio serale tornando tristemente a casa ma, guarda caso, proprio mentre torni a casa, arrivano le guardie a sirene spiegate.
Ecco.
C’hai presente la famosa “bruttona der Macdonald”? Venerdì notte, un po’ perché era tardi, un po’ perché me pareva brutto aver provato tutta quanta Via Nettunense lasciando lei a bocca asciutta, un po’ anche perché non c’avevo vojia de smella de negretta, ho deciso che me la sarei scopata.
Però Spò, ancora oggi me domando, perché l’ho fatto? Vojo dì:
– Possibile che se ce passo 10 volte, la trovo 10 volte sempre lì allo stesso posto…
– Possibile che, contrariamente a tutte le altre del posto, che alle 2 so’ già sparite, è l’unica che sta lì fino alle 5 della mattina?
Se si dice che due indizi fanno una prova, era già di per se un motivo semplice per capire che il “sesto senso” alla fine non faceva altro che sottolineare degli aspetti evidenti, una qualità scadente che era spiattellata costantemente davanti ai miei occhi.
Oggi pago le conseguenze mentali di 20 euro spesi male, per una pompa con i denti (tanti denti per dio) e una pecorina scadente, senza emozione nè pathos, condita da un senso di impazienza fastidioso.
Credo che ad un certo punto, nella carriera di cacciatori di strada, arrivi il momento in cui si debbano seguire più le sensazioni che le certezze o le abitudini. Se volessimo certezze resteremmo a casa nel lettuccio, o magari busseremmo alla porta di qualche fatina da 100 euro l’ora; se volessimo abitudini, avremmo fidanzate rompicoglioni che tarperebbero le ali del nostro estro e della nostra creatività. Ma noi no.
Noi siamo i numeri 10 delle strade statali, genio e sregolatezza alla ricerca costante della giocata da applausi, che ci faccia tornare a casa con la mente libera e il sorrisetto sulle labbra, mentre coi sogni immaginiamo scroscianti applausi dei mignottari circostanti.
Da oggi seguirò l’odore, seguirò la strada. Sbaglierò ancora, perché il colpo di teatro non riesce sempre, pure Savicevic finiva nei video della Gialappa’s per un liscio o un’incespicata, ma non per questo diventava un Luca Fusi qualunque.”

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Maria, finalmente una bionda su Via Nettunense http://www.spottedtogliatti.org/2017/09/13/maria-finalmente-bionda-via-nettunense/ Wed, 13 Sep 2017 13:42:56 +0000 http://www.spottedtogliatti.org/?p=930 “La settimana scorsa ho provato due new entry su Via Nettunense, e direi che dal lato della Romania ho ormai praticamente provato tutto, me rimane solo da stilare una classifica finale, anche se da alcune ho necessità, non solo fisiologica, di tornarci per rivalutarle: tipo quando a scuola te “rimandavano a settembre”, ed ecco che la … Continua a leggere Maria, finalmente una bionda su Via Nettunense

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“La settimana scorsa ho provato due new entry su Via Nettunense, e direi che dal lato della Romania ho ormai praticamente provato tutto, me rimane solo da stilare una classifica finale, anche se da alcune ho necessità, non solo fisiologica, di tornarci per rivalutarle: tipo quando a scuola te “rimandavano a settembre”, ed ecco che la scuola sta iniziando e tocca vedè se i compiti pe’ le vacanze so’ stati fatti.
Non mi soffermerei tanto su Julia, moretta veramente molto, troppo silenziosa e in grande difficoltà nella preziosa arte dello smorzacandela (vojo dì, manco s’è levata le scarpe, tutta la manovra in ginocchio, nun je la puoi fa e io mica so’ n’animale senza cuore), mentre vorrei raccontare invece il curioso e gustoso caso di Maria, finalmente una bionda su Via Nettunense.
Maria sono quasi sicuro di averla avvicinata molte volte: è una di quelle che non scendeva mai dai 30€, quindi off-limits per i miei consolidati princìpi da mignottaro. Ma io, soprattutto quando la strada scarseggia e ho voglia di nuove esperienze, il tentativo lo faccio sempre. E stavolta, sarà per l’orario, sarà per le poche presenze (l’inverno si avvicina), la trattativa si chiude subito ai canonici 20.
Prendiamo la vietta dove lei si trovava e iniziamo a girovagare sti sterrati pieni di buche. E gira qui, e girà lì, me guardo intorno e tra me e me penso… io qui ce so’ già stato, e non a mignotte!
E infatti, quando lei me dice “fermati davanti a quel cancello”, me rendo conto che sto passando proprio affianco alla macchina della mia ex, e praticamente finisco a scopare di fronte alla villetta successiva, che Maria afferma con la sicurezza di chi la sa lunga… “è abbandonata”.
Sto un pochino troppo carico e già soltanto all’orale rischio un par di volte de fa er pieno ar fragolone; poi Maria c’ha quel tocco delicato sur sottopalla che me dà quer gusto profondo de schizzata genuina. Porcoddio, avecce una così sempre a portata de cazzo, potrei lavorà nei caseifici pe la quantità de formaggio fuso che riuscirei a produrre. La interrompo e je dico de scopà, “che sennò finisce che nun faccio un cazzo”, e pe’ fortuna co’ la smorza me ripijo un pochetto e quei 4-5 minuti piacevoli me li riesce a fa passà.
“Hai visto dai, alla fine qualcosa l’hai fatta…” il suo commento a fine prestazione: sincero, puro, dolce, comprensivo.
Così, riaccompagnandola di nuovo, tra buche e dissesti, le racconto l’originalità di scopare sotto casa di una ex, tanto che abbozza pure una mezza risata, mai del tutto troppo sincera, com’è giusto che sia, è pur sempre la nostra prima volta e sta sulla difensiva.
Comunque Spò, appena c’ho tempo te scrivo dettagliatamente tutte le mestieranti della via, se ce riesco te faccio pure una mappa per gli usufruitori. Io nun lo so, forse smetto co’ sta vita… forse vorrei cercà qualcosa de diverso, forse risparmio qualche euro… insomma, sto un po’ in crisi d’identità.
Forse me passa.
Speriamo me passa.”

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