“Bella spo!
Dall’ altra faccia der mezzo telematico, un redivivo K.D.S.
L’ altra notte dentro na discoteca conosco un gruppo de ragazzi in vacanza provenienti dall’ estremo sud, c’hai presente quelli che vengono tipo da n’agglomerato de ruderi, co nomi improbabili ndo ce stanno più lettere ner nome che cristiani a vivece?
Bene, se semo capiti.
Logicamente dentro a sti gruppetti ce sta sempre quello che, aritmeticamente parlando, ar paese suo non po scopa, visto che le uniche cinque ragazze del paese so fidanzate co l’amici sua e quelle che avanzano o so ragazzine o so e sorelle.
Tipo la nazionale dell’ Islanda, pe arivacce non devi avecce i piedi boni, te basta nasce la, però in questo caso ar contrario.
Bene.
Questo era quello che cercavo de puntá, perché se sa che questi a città non la reggono.
Lo vedo, in tutta la sua regale sbornia cerca invano, con metodi goffi e poco collaudati sul campo de rimedia un po’ de fregna da disgraziate passanti. Lo prendo da parte e lo convinco a annà ar bordello con frasi tipo: “vedi la che fregne “, oppure “quelle della brazzers in confronto parono tu nonna!” Ma mi nonna è morta!” “APPUNTO!” e così via. Riesco a convincerlo e soprattutto riesco a beccamme un entrata gratis ar bordello. Capirai, felice come na Pasqua lo caccio fori dal locale in modalità anonima sequestri. Il fato avverso però volle che la de fori ce stavano un paio de amici sua a fuma che ce bloccano e cominciamo a parlà. A un certo punto na macchina se ferma la davanti e ce stavano due tipe, uno de questi che vive qua in modalità fuorisede, mezzo conosceva una e questa je dice che stavano a anna a balla a n’after.
Non c’ho visto più me sale er mostro e fionno in macchina er tipo che mezzo conosceva quella, er morto de fica e imbocco pure io. Na volta entrati la giudatrice mi esortava di scendere, io, come er solito buttai tutto in caciara. Per qualche motivo quell’altra se mette a ride e convince l’ amica a parti. Poi dici che se violentano le donne… c’avevo un cazzo tarmente duro che je lo stavo a appizza pure cor sedile che ce separava. Dopo un paio de minuti m’accorgo che dentro la macchina non avevo tirato quello con il quale dovevo anna ar bordello ma n’altro del gruppo loro… oh so ma che ce posso fa se se vestono tutti uguali, poi era buio e voi o non voi stavo mbriaco…
Vabbé, arivamo, scennemo e le ragazze partono sparate, noi maschietti annamo a piscia, da un vicoletto esce sta zingara che de sicuro prima era na circense trapezzista, c’aveva un fisico che pareva jury chechi dei tempi d’oro. Questa ce propone uno sconto comitiva a 20 a testa in lupanara, a me non me pareva vero… tuttavia i terroncelli cedendo all’ inevitabile fascino del miraggio della fregna free e sicuri e convinti de riuscì a ficcasse una a “gratis” (solo co l’entrata in discoteca avrebbero pagato mezza mignotta) disertano er marciapiede e me abbandonarono. Io comunque la contrattazione già l’ avevo fatta, me la pio sotto braccio e m’avvio co sta tipa. Me propone un’ ora a mezza piotta e l’ affitto della stanza lo pagava lei, io quelli precisi avevo in tasca, accetto.
Cominciamo e dopo n’avvio decisamente incoraggiante dove lei me lo succhiava con discreta foga, io je spolliciavo la fregna co accenni de indice in culo che non disdegnava, pecorina bastarda e me sboro tutto er mal de vita. Lei subito ce se rifionna ma niente da fa, cazzogramma piatto, la vedevo che ce se impegnava ma niente, de arzasse non se ne parlava proprio. Lei a na certa se disinteressa completamente e se mette a fa i cazzi sua al telefono, io me cerco de fa na pippa ma niente. Dopo na ventina de minuti lei annoiata se riveste, la me se rintosta er cazzo, parto co sta pippa a rotella cercando de convincela a rispojasse ma niente, la riesco almeno a convince de finimme la sega. Esco che mancava ancora qualche minuto con un rodimento de culo apocalittico. Mezza piotta pe na sveltina e na pippa…che fine indegna che ho fatto…
Un ignobile saluto da er K.D.S.”
Yurichecatece: