I Signori della Togliatti: Zo’ (seconda parte)

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Qualcuno diceva che una santa può cadere nel fango mentre una prostituta può salire alla luce, ma entrambe sono donne e non possono essere oneste. Secondo te che differenze o che tratti in comune ci sono tra donne a pagamento e donne non a pagamento? Che rapporto hai o hai avuto con queste ultime?
Le donne so’ sempre donne. Quelle a pagamento richiedono soldi, quelle non a pagamento richiedono attenzioni, tempo, orgasmi e altre cose inutili.
Con le non-mestieranti ho un rapporto normale, ho avuto qualche relazione molto lunga nel mio passato, e qualche situazione più breve nel mio presente. Non faccio paragoni, sono due cose completamente differenti e che vanno vissute in modo diverso. Non mi trovo male con le donne normali, ma semplicemente cerco di concentrare la mia attenzione solo su quelle con cui vaglio l’opportunità di costruire una relazione di almeno media durata. Se devo pensare ad “una botta e via” preferisco la mestierante.

Gabriel García Márquez ne “L’ amore ai tempi del colera” scriveva: si può essere innamorati di diverse persone per volta, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un bordello. Secondo te in una relazione, andare a mignotte è da considerarsi tradimento?
Se durante una relazione si sente la necessità di andare a mignotte, più che davanti ad un tradimento siamo comunque di fronte ad un problema. L’appagamento sessuale è il 51% di una relazione stabile.

Questo invece lo diceva Bukowski: “Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.”
In cosa pensi di poter essere chiamato “dottore” oltre alle puttane? Hai altre valvole di sfogo, passioni o hobby?
Negli ultimi anni, dopo un profondo stato depressivo, ho estremizzato il mio egocentrismo al massimo. Oggi non ho paura di quello che sono, di come sono e da dove provengo, e di tutto questo sono estremamente fiero. Non c’è più o meno nulla di cui mi vergogni, tutto quello che faccio, compreso l’andare a mignotte, è parte integrante e fondamentale della mia coerenza personale.
Mi sento una persona estremamente sicura, almeno mentalmente. E’ l’unica cosa in cui, realmente, penso di eccellere; anche con le puttane, per esempio, credo di dover fare ancora tanta esperienza per poter salire ai vertici.

Secondo Lev Tolstoj “Puttaniere non è una parola offensiva, è uno stato che può essere d’inquietudine, di curiosità o di bisogno di novità, soddisfatto dall’unione per il piacere non con una ma con molte”. Secondo Schopenhauer invece le prostitute, forse, non sono altro che donne terribilmente danneggiate dall’istituzione monogamica, vere e proprie vittime umane sull’altare della monogamia. Fatto sta che poche cose sono certe e continuative nella storia dell’umanità come l’andare a puttane. Secondo te perché?
Credo che in ogni puttaniere si nasconda un possibile serial killer che, con consapevolezza indotta o raggiunta, ha però trovato un sistema alternativo per sfogare il suo istinto.
Di base siamo animali, quindi per la nostra sopravvivenza o appagamento saremmo tutti automaticamente posti a poter uccidere chi ci è vicino. L’evoluzione ci ha condotto a pensare che questo sia un male, ma lo sfogo interiore, l’animo animalesco, è rimasto. Andare a mignotte aiuta a placare lo sfogo interiore.

Ti sei mai detto “ora basta , a mignotte non ci vado più”?
Se inizio una relazione con una donna, l’obbiettivo è non andarci più, come spiegato sopra. Dirlo in maniera categorica credo non sia possibile; le relazioni possono finire o le fidanzate/mogli possono morire. Prima o poi il desiderio riemergerebbe

C’è qualche canzone o gruppo musicale che ascolti prima, durante o dopo?
Quello che passa il CD della mia macchina, quindi semplicemente quelli di cui mi sono fatto la compilation

Le mignotte conoscono Spotted Togliatti? Gliene hai parlato? Cosa ne pensano?
A qualcuna ho regalato un adesivo. Dubito sappiano cosa sia e dubito anche che gliene interessi granché.

Il tuo orientamento politico ce lo vuoi dire?
A questa domanda rispondo sempre con: “non sono di sinistra”. Va letta con attenzione, senza cadere in un automatismo

Volume 2Cosa ti senti di dire o consigliare dall’alto della tua esperienza a qualcuno che si sta affacciando per la prima volta al mondo delle mignotte?
Che le prime volte capita a tutti sia la cilecca che la schizzata immediata. Ma vale la pena riprovarci per un po’. Ciò nonostante non invito nessuno a farlo, ma a volte quel “buco” si riempie con poco: giusto quei 20 euro ogni tanto.

Come sarebbe oggi Zo’, se non avesse mai preso la decisione di andare quella prima volta a mignotte e se non fosse diventato un mignottaro?
Probabilmente più idealista, più sentimentale, immagino innamorato, forse padre… Ma quella è l’indole che non va via mai del tutto, il mignottaro è una conseguenza di una vita fatta di esperienze che mi hanno portato un maggiore cinismo.
Non ho scelto mai di andare a mignotte, è la vita che mi ci ha portato

Hai individuato una prossima eventuale preda?
Devo finire la Nettunense lato Romania. Non credo ne manchino tantissime. Così finalmente avrei il tempo per ritornare da alcune che meritano il secondo round
Poi c’è una di Santa Palomba che ha un sorriso meraviglioso, ma quella puzza di donna da sposare.
O da comprare.
Insomma, non è un affitto semplice.

C’è una domanda che volevi che ti facessi e non l’ ho fatta?
M’hai chiesto pure troppe cose. Però l’occasione la colgo per ringraziare una volta di più Spotted, per quello che rappresenta, per quello che involontariamente ha creato e di cui mi permette di far parte. E’ vero che anche io ci ho messo del mio, ma umanamente so’ che Spò è uno di quegli amici “garantiti”, di quelli che non vedi nè senti mai, ma che ce stanno sempre.

Lasciaci Con un tuo slogan, un tuo motto di vita
La fregna è sopravvalutata

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