Quest’oggi l’ospite, in realtà è il padrone di casa, è con noi Zoddao su Radio Togliatti: a che età sei andato per la prima volta a mignotte?
Chiamame Zo’ frate. La prima volta nun se racconta.
Dopo la tua prima volta con le mignotte, capisti già che ci saresti tornato? Ci tornasti subito o facesti passare un po’ di tempo ?
La prima volta non è facile. C’è tensione, nun te se drizza, c’è imbarazzo, l’ansia che te parano o che te vede qualcuno… In realtà la prima volta è la più complicata, e te porta a pensà che nun sei fatto pe sto mondo. Io personalmente ho fatto passare un po’ di tempo, posso dire di avere avuto più prime volte in effetti, ma qualcosa alla fine ti spinge a tornare, forse proprio la voglia di colmare il buco, come dicevo sopra
Cosa significa per te l’ “essere mignottaro”?
Diciamo che Spotted m’ha fatto conosce er vero mondo der mignottaro, che non conoscevo e forse non capivo.
Er mignottaro è solo n’omo co un enorme buco ner petto, e invece de riempillo co le droghe, co l’alcool o co quarche artro passatempo ancor meno nobile, lo riempie co na serata ogni tanto, vicino a na professionista, alla ricerca de na felicità effimera che però calma i tormenti della quotidianità.
Strada, indoor o entrambe? E perché?
Strada, solo strada. Il perché è difficile da comprendere anche per me ancora, diciamo che non mi ci vedo ad entrare dentro casa di una per un rapporto sessuale, e credo anche che sia un costo esagerato, a quel punto me faccio na fidanzata a caso. Mi piace dosare il mio vizio, la strada mi permette di farlo, avendo anche quel brivido lungo la schiena. È la situazione che preferisco, almeno per ora.
Puoi dirci la cifra più bassa e la cifra più alta in assoluto che hai pagato per scopare?
La più alta non la so, dovrei ricalcolare quale delle ex fidanzate mi sia costata di più… La più bassa, credo un passaggio a casa e tre euro (costo dei preservativi) in cambio di un pompino.
Ci sei mai andato più di una volta al giorno?
Non ancora.
Ricordi le nazionalità delle mestieranti da cui sei stato? Sul podio olimpico che paesi metti?
Non è questione di paesi, sono comunque donne e sono diverse. Non chiedo nazionalità, sono per lo più rumene e nigeriane ma non mi interessa. Potrei classificare la migliore e la peggiore, ma già lo faccio quando mando le storie a Spotted.
Nei tuoi racconti hai parlato di “sesto senso del mignottaro”, puoi spiegarcelo meglio?
Era una cosa contestualizzata a quella storia… In quel preciso istante ho deciso de segui l’istinto anziché la ragione. Non è un vero sesto senso. È stata na botta de culo.
Hai parlato anche, facendo l’esempio di quello che non ti ha clacsonato, di codice non scritto dei mignottari. Esiste davvero un codice non scritto dei mignottari? Cos’altro prevede e che rapporto c’è tra i mignottari, se ce n’è appunto uno.
Io so un novizio delle strade, non credo di essere il più adatto a poté parla de codici e de rapporti. Io so che una volta su Spotted uno scrisse: “se scopamo le stesse donne e nun semo gelosi, questo vordi volesse bene”.
Secondo me sta tutto qui.
Hai un rimpianto? Una mignotta che non hai più trovato. Se ce l’ avessi qui davanti a te o se ti stesse ascoltando ora su Radio Spotted Togliatti, cosa le diresti?Ho troppa poca esperienza di strada per avere già dei rimpianti, in questo ambito
Se un giorno in Italia venisse approvata una legge che legalizzasse la prostituzione, cosa cambierebbe per te?
Non saprei, io nonostante la mia vita passata non me auguro una vita futura fatta solo de puttane. Quindi spero che, per quella data eventuale, io er problema non me lo debba porre.
In linea generale, la prostituzione sarebbe un indotto importante per la nazione, l’illegalità è un male per il paese, anche se è un bene per l’usufruitore
Ti capita mai di pensare al tuo mondo immaginario ideale? Come e dove vorresti le prostitute?
Non ho immaginari ideali di prostituzione in realtà. Però credo che se esistesse un “Just eat” delle mignotte probabilmente prima o poi ne usufruirei.
Baudelaire diceva: “L’amore è il gusto della prostituzione. Non v’è piacere nobile che non possa ricondursi alla prostituzione.” C’è qualcosa migliore dell’andare a mignotte secondo te?
Io considero la prostituzione un passatempo. C’è chi si appaga coi lego, chi con i francobolli, chi con le bottiglie di vino. È un modo come un altro per rilassarsi. Ma si, ci sono molte cose migliori di andare a mignotte, ma è una delle tante cose belle che meritano di essere fatte nella vita.
Simone de Beauvoir scriveva: “Mantenute ipocritamente ai margini della società, le prostitute vi hanno un posto tra i più importanti”. C’è mai stato un periodo particolarmente buio della tua vita in cui andare a mignotte ti ha aiutato a superarlo?
Ogni volta che vado a mignotte supero qualcosa, anche solo una paura, una difficoltà, un momento di sconforto. Inoltre mi aiuta a rispettare le donne, a non illuderle, a non fare promesse, a non andarci al letto se non è la cosa che più mi importa in quel preciso istante. Andare a mignotte è una delle cose più terapeutiche di questo mondo.
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